lunedì 28 novembre 2011

Egitto: lunghe file ai seggi, tante le donne

Egitto: lunghe file ai seggi, tante le donne















Seggi aperti in Egitto nella prima consultazione elettorale del dopo-Mubarak: le operazioni di voto sono iniziate alle 7 ora italiana. In molti seggi ci sono già lunghe file di elettori.
Malgrado le violenze degli ultimi giorni e piazza Tahrir ancora occupata da migliaia di manifestanti, la tabella di marcia delle prime elezioni del dopo Mubarak in Egitto non cambia. Cosi' come ha deciso a suo tempo il consiglio militare, le urne si aprono nei primi nove governatorati oggi per il primo di tre turni elettorali che entro meta' gennaio dovranno definire la composizione dell'Assemblea del popolo, equivalente alla Camera dei deputati. Stando alle autorita' egiziane, la macchina del voto e' pronta e quindi domani i seggi apriranno regolarmente alle 8 del mattino ora locale, un'ora in piu' rispetto all'Italia. Le decine di migliaia di manifestanti, che si interrogano anche sull'opportunita' di andare a votare, non sono riusciti a scalfire il consiglio militare, il cui capo Hussein Tantawi ha detto oggi a chiare lettere che le forze armate non permetteranno a nessuno di metterle sotto pressione e che insieme alla polizia faranno in modo che venga assicurata la sicurezza della tornata elettorale.
La giornata si e' giocata soprattutto sul piano politico. Il premier incaricato Kamal el Ganzuri ha continuato le sue consultazioni per la formazione del nuovo governo ed ha soprattutto dato il via libera ad un consiglio consultivo la cui creazione era stata ventilata nei giorni scorsi per servire da cerniera fra il governo e il paese. Il consiglio includera' forze politiche trasversali, dai laici agli islamisti e anche l'ex segretario generale della Lega araba nonche' uno dei piu' papabili alla presidenza della Repubblica, Amr Mussa, ha dato la sua adesione. Ha boicottato l'iniziativa, invece, un altro candidato in corsa alla presidenza, Mohamed el Baradei, che proprio oggi aveva dato la sua disponibilita' a presiedere un esecutivo di salvezza nazionale anche al prezzo di dover rinunciare alla poltrona piu' alta del paese. Ma la sua mossa, sostenuta dai manifestanti a piazza Tahrir, e' rimasta lettera morta e l'ingresso nel consiglio consultivo di Amr Mussa segna in qualche modo una divisione delle forze che si battono per un passaggio rapido ad un governo di civili. Mentre si rinnovano gli appelli a recarsi all'urne - l'ultimo e' del premier uscente Essam Sharaf - i Fratelli musulmani si preparano a raccogliere il frutto di decenni di attivita' politica clandestina e di numerose attivita' sociali che li hanno resi molto popolari, soprattutto nelle zone piu' povere del paese.
Prevedendo un successo, la confraternita ha fatto sapere gia' oggi di prediligere un sistema parlamentare rispetto all'attuale sistema presidenziale. Una mossa politicamente intelligente, considerando anche che da quando sono scesi in campo per queste elezioni i Fratelli musulmani hanno continuato a dire che non candideranno nessuno per le presidenziali che si dovrebbero tenere entro giugno 2012.


FONTE
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2011/11/28/visualizza_new.html_13030731.html?idPhoto=14


السلام عليكم و رحمة الله و بركاته انتهى عصر العبوديه كل شعوب الأرض من حقها أن تنعم بالحريه امرنا الله بالعلم و التعلم و نشر العلم لذا انا أسعى للعلم و المعلومه حتى أضعها في خدمة الإنسان أينما كان المهم أن تكون ذات نفع و إيفاده SALVE IO SONO UN SEMPLICE CITTADINO CHE APPARTIENE A QUESTO MONDO AMO LA LIBERTA E LOTTO PER LA LIBERTA DEI POPOLI QUA POTETE TROVARE UN PONTE CULTURALE CHE UNISCE IL MONDO NON RAZIALE.

Primavera Araba cambia geopolitica: PER NO DIMENTICARE


PER NO DIMENTICARE

Primavera Araba cambia geopolitica




Il 17 dicembre 2010 un giovane venditore ambulante tunisino si e' dato fuoco per protestare contro i soprusi della polizia e cosi' facendo ha incendiato una intera regione. Dopo mesi dal tragico gesto di Mohamed Bouazizi, il Medio Oriente vive ancor oggi la sua piu' grande stagione di cambiamento dalla fine dell'epoca coloniale, ma la primavera araba, nonostante i sacrifici e le perdite umane rimane incompiuta, anche nei paesi come Tunisia e Egitto dove in seguito alla rivolta popolare il tunisino Ben Ali e il presidente egiziano Hosni Mubarak sono stati sostituiti. 







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Egitto: liberati i tre italiani


Egitto: liberati i tre italiani


IL CAIRO - I tre cittadini italiani fermati tra venerdì e sabato al Cairo sono stati rilasciati la notte scorsa alle 3:00 e sono stati accolti in una struttura italiana. Lo riferiscono fonti al Cairo. Ieri l'agenzia egiziana Mena aveva annunciato la loro liberazione, ma fonti dell'ambasciata avevano precisato che i tre si trovavano ancora in commissariato, anche se il magistrato aveva già preparato un'ordinanza di rilascio. L'accusa contro di loro era di incendio doloso.
Seggi aperti in Egitto nella prima consultazione elettorale del dopo-Mubarak: le operazioni di voto sono iniziate alle 7 ora italiana. In molti seggi ci sono già lunghe file di elettori.
OGGI AL VOTO, MA LA PIAZZA NON MOLLA 
Malgrado le violenze degli ultimi giorni e piazza Tahrir ancora occupata da migliaia di manifestanti, la tabella di marcia delle prime elezioni del dopo Mubarak in Egitto non cambia. Cosi' come ha deciso a suo tempo il consiglio militare, le urne si aprono nei primi nove governatorati oggi per il primo di tre turni elettorali che entro meta' gennaio dovranno definire la composizione dell'Assemblea del popolo, equivalente alla Camera dei deputati. Stando alle autorita' egiziane, la macchina del voto e' pronta e quindi domani i seggi apriranno regolarmente alle 8 del mattino ora locale, un'ora in piu' rispetto all'Italia. Le decine di migliaia di manifestanti, che si interrogano anche sull'opportunita' di andare a votare, non sono riusciti a scalfire il consiglio militare, il cui capo Hussein Tantawi ha detto oggi a chiare lettere che le forze armate non permetteranno a nessuno di metterle sotto pressione e che insieme alla polizia faranno in modo che venga assicurata la sicurezza della tornata elettorale.
La giornata si e' giocata soprattutto sul piano politico. Il premier incaricato Kamal el Ganzuri ha continuato le sue consultazioni per la formazione del nuovo governo ed ha soprattutto dato il via libera ad un consiglio consultivo la cui creazione era stata ventilata nei giorni scorsi per servire da cerniera fra il governo e il paese. Il consiglio includera' forze politiche trasversali, dai laici agli islamisti e anche l'ex segretario generale della Lega araba nonche' uno dei piu' papabili alla presidenza della Repubblica, Amr Mussa, ha dato la sua adesione. Ha boicottato l'iniziativa, invece, un altro candidato in corsa alla presidenza, Mohamed el Baradei, che proprio oggi aveva dato la sua disponibilita' a presiedere un esecutivo di salvezza nazionale anche al prezzo di dover rinunciare alla poltrona piu' alta del paese. Ma la sua mossa, sostenuta dai manifestanti a piazza Tahrir, e' rimasta lettera morta e l'ingresso nel consiglio consultivo di Amr Mussa segna in qualche modo una divisione delle forze che si battono per un passaggio rapido ad un governo di civili. Mentre si rinnovano gli appelli a recarsi all'urne - l'ultimo e' del premier uscente Essam Sharaf - i Fratelli musulmani si preparano a raccogliere il frutto di decenni di attivita' politica clandestina e di numerose attivita' sociali che li hanno resi molto popolari, soprattutto nelle zone piu' povere del paese.
Prevedendo un successo, la confraternita ha fatto sapere gia' oggi di prediligere un sistema parlamentare rispetto all'attuale sistema presidenziale. Una mossa politicamente intelligente, considerando anche che da quando sono scesi in campo per queste elezioni i Fratelli musulmani hanno continuato a dire che non candideranno nessuno per le presidenziali che si dovrebbero tenere entro giugno 2012.











FONTE:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/11/19/visualizza_new.html_16693014.html

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marcia "milionaria" per difendere la rivolta eggiziana


marcia "milionaria"
PER DIFENDERE LA. rivoluzione del 25 gennaio



E' una marcia "milionaria", alla quale si spera partecipi un milione di egiziani, come all'inizio della rivoluzione del 25 gennaio, quella convocata dalla Coalizione dei giovani rivoluzionari, ombrello che raduna varie organizzazioni della protesta giovanile, tornate alla ribalta nelle ultime 48 ore a piazza Tahrir al Cairo
La protesta è mirata contro il Consiglio Supremo delle Forze Armate e il suo capo, il maresciallo Husseim Tantawi.
L'obiettivo è quello di indurli a lasciare il potere assunto l'11 febbraio dopo le dimissioni - che lo stesso Consiglio favorì - dell'ex presidente Hosni Mubarak, sostituendolo nella gestione della presidenza della repubblica.
 Le organizzazioni giovanili, che in gennaio avevano espresso fiducia nel consiglio militare e nell'esercito - spina dorsale del Sistema Egitto per circa 60 anni, dalla rivoluzione degli Ufficiali Liberi del 1952, dalla quale nacque la Repubblica, al posto del regime monarchico di re Faruk - considerandoli protettori della protesta del 25 gennaio e delle sue spinte di democratizzazione, manifestano tutta la propria delusione per un sogno crollato.
Ai militari  rimproverano di appoggiare la pesante repressione delle manifestazioni di questi giorni, di usare i tribunali militari per processare civili (soprattutto blogger dissenzienti), di non sostenere gli obiettivi del processo democratico e infine di aver scelto di rimanere insediati al potere.
Dal canto loro i militari rispondono di voler cedere il potere a civili appena le elezioni avranno espresso leader politici credibili.
Tuttavia non hanno ancora fissato la data per le elezioni presidenziali, che i giovani e altre forze politiche vorrebbero si tenessero non oltre maggio 2012.





















FONTE
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2011/11/22/visualizza_new.html_15023913.html?idPhoto=20




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Piazza Tahrir al Cairo:il popolo a deciso di difendere la sua rivolta

Piazza Tahrir al Cairo
IL POPOLO DIFENDE LA SUA RIVOLTA
Piazza Tahrir al Cairo è nuovamente gremita di manifestanti oggi, dopo gli scontri di ieri e delle prime ore di stamani, con i tentativi della polizia di disperdere la folla, sparando lacrimogeni e proiettili di gomma: ultimo bilancio ufficiale 22 morti e 425 feriti, a fronte di bilanci ufficiosi di fonte medica che parlano di oltre 1.700 feriti dall'inizio degli incidenti, sabato pomeriggio.
Nelle prime ore della mattina era stato annunciato un accordo per una tregua, raggiunto con la polizia dall'imam della grande moschea di Omar Makram (dietro piazza Tahrir), sulla base - a quanto sembra - della riconsegna di un ufficiale e quattro agenti di polizia presi in ostaggio ieri sera dai manifestanti. Tuttavia poco dopo l'avvenuta riconsegna, la polizia è nuovamente intervenuta pesantemente per sgomberare parte della piazza, dove è stata nuovamente installata una tenda.
In conseguenza della chiusura del grande snodo stradale al centro della città, il traffico automobilistico è molto difficile perché è necessario utilizzare percorsi alternativi in strade meno agevoli. In un'improvvisata conferenza stampa in piazza Tahrir il generale Said Abbas, assistente del comandante militare della regione, ha voluto rassicurare che il sit in è un diritto garantito, a condizione che non venga danneggiato l'interesse pubblico.
L'ufficiale ha anche affermato che sulla piazza non sono presenti agenti di polizia né militari ma un servizio d'ordine è stato organizzato per proteggere la zona dei ministeri, specie quello dell'interno. Ha quindi detto di aver chiesto ai manifestanti se sentivano la necessità che l'esercito predisponesse servizi per garantire la loro sicurezza.















السلام عليكم و رحمة الله و بركاته انتهى عصر العبوديه كل شعوب الأرض من حقها أن تنعم بالحريه امرنا الله بالعلم و التعلم و نشر العلم لذا انا أسعى للعلم و المعلومه حتى أضعها في خدمة الإنسان أينما كان المهم أن تكون ذات نفع و إيفاده SALVE IO SONO UN SEMPLICE CITTADINO CHE APPARTIENE A QUESTO MONDO AMO LA LIBERTA E LOTTO PER LA LIBERTA DEI POPOLI QUA POTETE TROVARE UN PONTE CULTURALE CHE UNISCE IL MONDO NON RAZIALE.

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رسالة إلى أمي 😭 في 3يوم العيد عيدي يوم التحق بك يا امي 😪🤲 رحم الله أمي و أبي وسائر اموات المس لمين 🤲 #اللهم_صل_وسلم_على_نبينا_محمد   #ال...